logotype
img1
img2
img3

Facebook


Home design ideas

Twitter

                  

Cerca

I bambini e il nuoto

Dopo i compiti, lo sport. Ecco la prima intervista della nuova rubrica “Bimbi e sport” a cura della nostra mamma Lucia Ligorio, insegnante di lettere classiche e istruttrice Csen di ginnastica in acqua.

Terminate le vacanze estive, si ritorna in città ed i genitori cominciano a proiettarsi nella nuova stagione che attende loro, ma soprattutto i propri piccoli: dopo quello dei compiti per le vacanze e, dunque, della riapertura delle scuole, il pensiero di papà e mamma si sposta verso le possibili attività extrascolastiche che i bambini potrebbero intraprendere: tra queste vi  è lo sport, riconosciuto oggi dai pediatri come  un elemento fondamentale per il corretto sviluppo dei bambini.

Ma quale sport è quello più opportuno fin da tenerissima età? Sembra che il nuoto sia la disciplina sportiva a cui i genitori siano maggiormente interessati e che prediligano per i propri figli, in virtù anche della recente esperienza vissuta dai bambini al mare e, dunque, dell’approccio avuto con l’acqua stessa. Cerchiamo di sapere qualche informazione più dettagliata da Giampiero Bertozzo, istruttore di nuoto presso il Millennium Wellness Club, al quale rivolgiamo alcune domande:

Quali sono i benefici del nuoto?

La prima nota importante è che in età infantile l’osso non è ancora completamente sviluppato; ogni attività, condotta in modo esasperato al livello muscolare, sottende carichi sulle stesse ossa da parte dei tendini, dando come primo risultato negativo l’impossibilità dell’accrescimento in lunghezza dello stesso osso: infatti hanno impedito la partecipazione alle ultime Olimpiadi ai minori inferiori a 15 anni; Nadia Komaneci, per esempio, già campionessa di ginnastica a corpo libero negli anni 80, non ha superato l’altezza di un metro e 52 cm. Il primo beneficio del nuoto è la possibilità di lavorare muscolarmente in allungamento, in quanto si sfrutta il galleggiamento dato dalla spinta di Archimede.

Ci sono alcune controindicazioni a questo sport?

Non c’è alcuna controindicazione, se non per il fatto che un’attività agonistica esasperata in età puberale, per una femminuccia che non abbia ancora avuto il ciclo mestruale, può causare un ritardo della prima mestruazione, a seguito di un aumento non facilmente controllabile dei livelli di testosterone.

È prematuro affermare che il nuoto promuova nei bambini valori come il rispetto di se stessi e del proprio corpo?

Assolutamente no, anzi è l’età ideale perché i bambini acquisiscano da subito il senso della disciplina e possano vivere il meraviglioso senso di libertà che l’acqua, come elemento, regala, sfruttando la memoria recente, che il bambino non ha del tutto perso, della sua vita nel liquido amniotico.

Al livello clinico il nuoto può essere terapeutico?

È fortemente migliorativo per l’apparato respiratorio, in quanto rafforza i processi di respirazione, favorendo la più sana efficienza ventilatoria.