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Bye bye amniocentesi. Benvenuto Harmony test!

Un semplice esame del sangue può rintracciare le anomalie cromosomiche del feto senza dover ricorrere all'amniocentesi? Finalmente la risposta è sì! La famosa  procedura ostetrica che ha sempre fatto un po' paura per il rischio di aborto (1 caso su 150/200 circa) va in pensione. L’Harmony Test, così si chiama l’esame che analizza il Dna fetale circolante nel plasma materno (basato su un semplice prelievo di sangue della gestante), rappresenta un grande passo avanti per la medicina in Italia. L’analisi può essere effettuata a partire dalla X settimana di gravidanza. I risultati sono pronti in 15 giorni.  Il test si è dimostrato estremamente attendibile nel rilevare le sindromi di Down (trisomia del cromosoma 21), Edward (cromosoma 13) e Patau (cromosoma18) rispettivamente con un dato percentuale del 99%, 98% e 89%. Il tasso di falsi positivi (esiti che individuino la presenza di un difetto cromosomico che, in realtà, non c’è ndr.) è infatti 50 volte inferiore a quello degli attuali esami di screening.

Ad oggi l'esame è previsto in caso di gravidanza singola per donne (over 35 anni) ad alto rischio con traslucenza nucale positiva. “Grazie a questo test, di cui sono stati resi noti negli Stati Uniti i primi dati solo nel 2012,  l'amniocentesi andrà scomparendo e sarà limitata a chi presenta una positività a questo test o una storia familiare che rende la gravidanza a rischio” ha affermato la Marianna Andreani, specialista in ostetricia e ginecologia Fetal Medicine Foundation.

Info: qui