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Come partecipare allo Zecchino d'Oro

Tante mamme ci hanno chiesto informazioni sul celebre concorso canoro per i più piccoli che questo anno andrà in onda su Rai1 il 19-20-21-22 novembre (ore 17.00) e il 23 novembre ore 17.10. Vi riportiamo qui tutte le domande utili:

COME SI PARTECIPA? La partecipazione alle Selezioni Nazionali è rigorosamente gratuita.


CHI PARTECIPA? I bambini che hanno compiuto il terzo anno d'età all'atto dell'iscrizione e non avranno compiuto 11 anni al 30 novembre 2013.

COSA SI CANTA? Il bambino deve eseguire una canzone a piacere scelta all'interno del repertorio dello Zecchino d'Oro (dal 30° al 55°).


COME AVVIENE LA SELEZIONE? L'audizione si svolge a porte chiuse: il bambino canterà con l'accompagnamento del pianoforte.


E POI COSA SUCCEDE? Il bambino che avrà superato la prima audizione accederà ad una successiva audizione che avrà luogo nel corso di uno spettacolo a carattere pubblico, dove riproporrà il brano già eseguito in precedenza, ma sulla base musicale. Il bambino che avrà superato le audizioni della seconda selezione sarà convocato per le finali nazionali che si terranno a Bologna, presso l'Antoniano, all'inizio del mese di settembre 2013.


CHI GIUDICA I BAMBINI? In entrambe le audizioni la commissione sarà formata da rappresentanti dell'Antoniano di Bologna.


DOVE ISCRIVO MIO FIGLIO? Su www.selezionizecchinodoro.it

 


La storia dello Zecchino

1959: nasce lo Zecchino d'Oro
Lo Zecchino d'Oro nasce nel 1959, da un’idea di Cino Tortorella. Quell’anno, a Milano, gli organizzatori del «Salone del Bambino» chiesero a To
rtorella (impegnato in tv con una trasmissione settimanale dal titolo «Zurlì, mago del giovedì») di organizzare uno spettacolo per bambini che la
televisione avrebbe ripreso. Poiché quella edizione del «Salone del Bambino» si ispirava al libro di Pinocchio, Cino Tortorella pensò ad una sorta di fiaba-varietà, una rielaborazione molto libera del racconto collodiano, con elementi presi dal libro e l'immissione di elementi nuovi, molto eterogenei, con prevalenza musicale.
L'indice di ascolto e di gradimento del primo Zecchino d'Oro fu altissimo, sebbene fosse una trasmissione feriale e pomeridiana. La manifestazione fu giudicata subito molto felice perché corrispondeva ad una esigenza reale: proporre canzoni nuove per i bambini, diventati - a seguito della diffusione della radio e della televisione - grandi consumatori di musica leggera.
Una importante intuizione fu quella di affidare l'interpretazione (e il giudizio) delle canzoni ai bambini.
I bambini parteciparono - come sarebbe avvenuto sempre nel futuro - allo Zecchino d'Oro fuori di ogni spirito di competizione e di divismo, coinvolti nel gioco di sceneggiatura della favola.
 
1961: sede, abbinamento, assestamento definitivo
Il terzo Zecchino d'Oro ebbe una importanza tutta particolare perché la manifestazione - trasferendosi da Milano a Bologna e passando dall'
organizzazione del Salone del Bambino a quella dell'Antoniano - trovò in questa edizione la sede, l'abbinamento e l'assestamento definitivo.
Il regolamento fu studiato ex novo e fu inventato anche un marchio grafico (opera del pittore Lorenzo Ceregato) che sarebbe rimasto per tutti g
li Zecchino d'Oro successivi: quattro bambini di diverse età che - partiture in mano - cantano davanti al microfono.
Ad istruire e dirigere i bambini, una giovanissi ma maestra: Mariele Ventre che nel 1963 fonderà il Piccolo Coro dell'Antoniano.
 
Quelle indimenticabili canzoni degli anni Sessanta
«La giacca rotta» (1962), «Non lo faccio più» (1963), «Il pulcino ballerino» (1964), «Dagli una spinta» (1965), «Quando è l'ora di fare la nanna
» (1966), «Popoff" (1967), «Quarantaquattro gatti», «Il valzer del moscerino» (1968), «Volevo un gatto nero» (1969): le canzoni delle edizioni dello
Zecchino d'Oro degli anni Sessanta tornano spesso alle labbra (e al cuore) dei tanti ex bambini dell'epoca che ancora le canticchiano, ma sono diffusissime anche tra i bambini di oggi.
Nell'arco del decennio, lo Zecchino d'Oro cresce enormemente in termini di popolarità, consolida il progetto educativo e la formula organizzativa.
Il 1961 segna l'avvio della produzione discografica. Nel 1962 la popolarità della rassegna viene dimostrata dall'aumento delle canzoni arrivate: 216.
Nel 1963 nasce il Piccolo Coro dell'Antoniano, fondato da Mariele Ventre. Nel 1965 lo Zecchino si svolge non più nel cinema dell'Antoniano, ma nel nuovo studio televisivo. Nel 1966 si registra il record delle canzoni inviate al concorso: 527; i solisti ed il Piccolo Coro, con Mariele ed i frati dell'Antoniano, vengono ricevuti in udienza speciale da Papa Paolo VI. Il 1968 ha due piccole mattatrici: Barbara Ferigo, interprete della canzone-simbolo dello Zecchino «Quarantaquattro gatti» e Cristina D'Avena, interprete del «Valzer del moscerino».  Nel 1969, per la prima volta nella storia della manifestazione, c'è l'Eurovisione. Lo spettacolo è
seguito, in diretta o registrato, da 150 milioni di spettatori.
 
1973: si canta su una base
Nel 1973, per la prima volta, i bambini cantarono sulla "base", cioè sull'orchestrazione realizzata precedentemente su nastro.
 
1976: la svolta internazionale
Nel campo della musica leggera per l'infanzia aveva dato all'Italia una specie di supremazia, riconosciuta da tutti. Infatti: fino dalle prime ediz
ioni lo Zecchino d'oro era stato trasmesso e ritrasmesso dalle televisioni di molte nazioni diventando, specialmente per l'Est Europeo, una vera
tradizione; il repertorio dello Zecchino d'Oro si era diffuso e affermato all'estero, dal Giappone alla Spagna, e parecchie sue canzoni - in italiano o tr
adotte - erano diventate popolari fra grandi e piccini: per esempio, il successo di «Volevo un gatto nero» nel 1969 in Giappone era stato paragonabile a quello di «Volare» di Modugno in Italia nell'anno in cui vinse San Remo. Mantenendo lo schema fondamentale della manifestazione, i frati dell’Antoniano pensarono di renderla internazionale, uno scambio e un confronto con la produzione mondiale del settore. L'internazionalizzazione dello Zecchino d'Oro fu programmata in questo modo: il numero delle canzoni fu portato da 12 a 14, metà italiane e metà straniere.
 
2003: Il Piccolo Coro «Mariele Ventre» diventa ambasciatore Unicef
Durante la puntata finale del 46° Zecchino d’Oro, il Piccolo Coro «Mariele Ventre» dell’Antoniano di Bologna è stato ufficialmente nominato
ambasciatore dell’UNICEF nel mondo, «perché attraverso la forza comunicativa e il linguaggio universale della musica e del canto interpretato dai
bambini possa trasmettere un messaggio di pace e di speranza a tutti i loro coetanei, senza distinzione di nazionalità, religione, sesso, lingua e
razza. Il Comitato Italiano affida ai componenti del Piccolo Coro il ruolo di portavoce per milioni di bambini e bambine in difficoltà, che l’UNICEF
aiuta in ogni parte del mondo».
 
2008: Lo Zecchino è patrimonio dell’Unesco
Il 5 aprile il riconoscimento viene consegnato ai rappresentanti dello Zecchino d’oro, che diventa la prima trasmissione televisiva al mondo inserita dall’UNESCO nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità per una cultura della Pace. La motivazione riprende e sottolinea i suoi valo
ri fondativi: l’incontro tra bambini e culture musicali di tutto il mondo promuovendo, attraverso il suo repertorio ispirato a temi etici e sociali,
gli ideali propri della cultura della non violenza e della pace e, soprattutto, offrendo ad Antoniano Onlus l’opportunità di finanziare progetti per il
sostegno dell’infanzia in difficoltà in ogni continente (I fiori della solidarietà).

I numeri dello Zecchino

•Canzoni dal 1° al 50° Zecchino d’Oro:646

•Bambini interpreti dal 3° al 50° Zecchino d’Oro: 749

•Dal 1963 ad oggi, bambini che hanno fatto parte del Piccolo Coro «Mariele Ventre» dell’Antoniano:785

•Canzoni “extra-Zecchino” nel repertorio del Piccolo Coro «Mariele Ventre» dell’Antoniano: 498

•Persone che hanno assistito in sala come pubblico allo Zecchino d’Oro dal 1963 al 2006: 45.340

•Bambini che hanno partecipato alle selezioni di tutte le edizioni dello Zecchino d’Oro: oltre1.000.000

•Anni consecutivi in cui le canzoni dello Zecchino D’oro hanno vinto il disco di platino o d’oro:20

•Copie del disco vendute negli ultimi 5 anni: circa1.000.000

•Scuole che sono in contatto con l’Antoniano per le iniziative di solidarietà: circa2500

•Basi musicali del repertorio dello Zecchino d’Oro e del Piccolo Coro richieste ogni anno daistituti privati, associazioni, scuole, parrocchie come supporto alle loro attività didattiche e ricreative: oltre 2000

•Record delle canzoni inviate al concorso (1966): 527

•Benefattori dell’Antoniano (persone che hanno donato almeno una volta dal 1991 per le iniziative di solidarietà): oltre100.000

•Denaro raccolto per i «Fiori della Solidarietà» dell’Antoniano, dal 1991, in euro: circa 10milioni