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Le mamme e la scuola oggi….un rapporto assai controverso….

Mi hanno chiesto di fare una riflessione sulla scuola di oggi e la prima cosa che mi è venuta in mente sono le mamme di oggi … non è un caso, è un’associazione mentale facilmente spiegabile: l’ingerenza delle madri condiziona completamente l’andamento del sistema scuola! Ebbene il mio pensiero è fortemente critico nei confronti delle “genitrici”! Ma è una critica che viene dall’interno del gruppo perché anch’io sono una mamma e come tale mi identifico nella società, prima ancora che come insegnante o moglie, per questo dovrete perdonarmi!

 

 Il dramma odierno è il seguente: le mamme sono preoccupate per i figli!

 È giusto, sacrosanto preoccuparsi per la salute, il benessere, la formazione culturale e personale del proprio figlio, è giusto proteggere i propri figli! La questione è : da cosa queste donne vogliono proteggerli? Da un insegnante che assegna i compiti a casa, che pretende che studino, che spiega e lavora sodo affinché comprendano ciò che leggono ed insieme il mondo che li circonda, che cerchi di infondere in loro la capacità di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, usando anche la severità quando serve a far comprendere un errore. Vogliono tutelarli da un’eventuale ingiustizia subita, come l’assegnazione del posto accanto ad un compagno chiacchierone che lo distrae (e poi la colpa è tutta dell’altro se il figlio non rende), o dall’accusa di aver copiato un compito in classe, o ancora  da un voto ritenuto troppo basso vista la bravura del proprio figlio.

Questi sono gli orrori da cui vogliono salvarli e per farlo sono pronte a lottare a farsi sentire, a minacciare docenti e presidi. I poveri presidi, poi, ormai sono dei manager che devono far quadrare i conti dell’azienda e se disgraziatamente si diffonde la voce che i prof. sono severi o addirittura pazzi, o che si lavora troppo, le iscrizioni mancano per cui le classi non si formano, i docenti perdono posto, la scuola rischia di chiudere… Per evitare tale serie di nefasti eventi, i dirigenti si devono trasformare in abili diplomatici coi genitori e bacchettare l’ostinato insegnante.

Ma queste stesse mamme, tanto accoratamente preoccupate per la scuola, non si preoccupano poi del fatto che i figli appena adolescenti siano chiusi in camera ore a chattare su fb o altri social network con chissà chi, e del pericolo che ciò possa comportare . Non si preoccupano di atteggiamenti troppo ammiccanti, della loro evidente volontà di bruciare le tappe, quando anagraficamente ed emotivamente non sono affatto pronti, ma devono  adeguarsi agli altri. Non si preoccupano se frequentano compagnie di ragazzi più grandi, in un’età in cui sentendosi maturi, ma non essendolo, i rischi sono tanti . Non si preoccupano di mettere un po’ troppi soldi nelle tasche dei figli, che a quel punto possono spendere autonomamente senza dar conto ad un adulto di cosa fanno con quel denaro. Né si preoccupano di concedere loro tutto e subito, rischiando di farli diventare dei futuri insoddisfatti che avranno bisogno di chissà quale trasgressione per provare piacere o divertirsi.

Però li difendono a spada tratta dal professore , magari rassicurando il figlio con parole di tal genere : “Non ti preoccupare, domani vengo io a scuola e sistemo il/la prof”.

Dunque li proteggono da quello che invece è l’ambiente privilegiato che li permette di crescere e maturare e paradossalmente, l’unico in cui sono davvero al sicuro.

  In base alla mia esperienza scolastica - al momento più lunga come discente che come docente-, non posso dire che esista davvero il professore che voglia deliberatamente nuocere al suo studente … non nego che qualche caso potrebbe esserci, ma se c’è è davvero raro! Affermo ciò perché sarebbe contro la natura e il senso della nostra professione agire per distruggere: il nostro scopo è costruire! I bambini, gli adolescenti, i ragazzi sono creta nelle nostre mani e ogni insegnante aspira a far diventare quel materiale grezzo un’opera d’arte. Qualsiasi insegnante che faccia questo mestiere con coscienza sente gli alunni come suoi, come se fossero suoi figli… così come quelli naturali ci fanno arrabbiare e capita di punirli oltre che gratificarli . Ciò che si fa  è sempre per il  bene, mai per il male! Lo scopo comune di ogni insegnante è educare dei ragazzi che domani saranno uomini e donne , perché no, migliori di quelli che loro stessi sono stati!

… e per concludere : care mamme di studio non è mai morto nessuno, anzi la fatica fortifica il carattere!

 

Antonella Negro
Docente di scuola media e mamma