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Gravidanza

Le 15 raccomandazioni dell’OMS per la partoriente

Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un documento che, in 15 punti o raccomandazioni, fissa i diritti di una partoriente durante tutto il corso della gravidanza, in particolare riguardo alla necessità di ricevere un’adeguata assistenza dall’equipe medica e di pianificare con il ginecoloco o l’ostetrica tutti i momenti del travaglio e del parto.

  1. Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta – familiare o non – e poter ricevere visite nel periodo post-natale
  2. A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura
  3. L’induzione al travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche e in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%
  4. Non c’è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere più del 10 – 15% di cesarei
  5. Non c’è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva: parti vaginali, dopo un cesareo, dovrebbero venir incoraggiati

Il corredino per l'ospedale

Diventare mamma è sicuramente una delle più grandi emozioni della vita e quando si accoglie in casa un cucciolo d'uomo bisogna prepararsi a farlo nel migliore dei modi. Chi mi conosce sa che sono in attesa del mio secondo bimbo (che arriverà per Natale) e quindi può immaginare quanto sarà convulsa la mia vita in questi ultimi mesi. E allora oggi parliamo di corredo. Diciamolo subito: il corredino perfetto non esiste, ogni mamma ha le proprie abitudini ma soprattutto le esigenze del neonato sono davvero minime (pannolini a parte).

Menopausa under 40 e gravidanza, solo una diagnosi tempestiva tiene viva la speranza di diventare madri

L’insufficienza ovarica precoce colpisce circa una donna ogni cento. «Il tempo è il primo ostacolo da combattere: i test diagnostici ormonali e genetici sono fondamentali per eseguire una diagnosi puntuale e non cancellare le possibilità di una maternità», spiega il centro per la fertilità ProCrea

 Diventare madri nonostante un’insufficienza ovarica precoce. «Il primo ostacolo da combattere è il tempo: con i test diagnostici ormonali e genetici è possibile eseguire una diagnosi puntuale e quindi scegliere il percorso più adeguato per non rinunciare a diventare mamme», spiega Marina Bellavia specialista in medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano.

Quello che alle mamme non dicono. I retroscena della gravidanza svelati in un libro

Esami di ogni tipo, ecografie, raccomandazioni su cosa fare e cosa non fare, cosa mangiare, quanto ingrassare, dove e come partorire, i farmaci da usare o non usare. I nove mesi che precedono la nascita di un figlio sono all'apparenza quanto di più noto e codificato possa esistere: tutto sembra già detto e scritto. Eppure basta indagare un po', leggere con attenzione le fonti originali o scavare appena nel passato per scoprire che spesso la realtà è diversa da quella che pensiamo di conoscere. Ne parliamo oggi con Chiara Palmerini, collega e autrice del libro “Quello che alle mamme non dicono” (Codice Edizioni).

Chiara il tuo libro è ben lontano dall'idealizzazione romantica e retorica della maternità. Cosa ti ha spinto a scrivere nero su bianco i falsi miti che ossessionano tutte le donne in attesa?

La molla per il libro sono state le curiosità e le domande che io stessa mi sono fatta quando ero incinta, e il fatto di non aver trovato risposte che mi avessero soddisfatta del tutto. E poi sicuramente la voglia di provare a fare un lavoro di “indagine” con i ferri del mestiere – diciamo così - del giornalismo scientifico su un argomento, come la gravidanza, su cui si tende a rimanere molto in superficie e il fact-checking è assai poco praticato.

Parola d'ordine in gravidanza? Comfort

Durante questo delicato e bellissimo momento la futura mamma ha bisogno di comodità e comfort, sia negli abiti che indossa sia nelle scarpe. Il fisico della donna cambia e ha bisogno di cure speciali soprattutto durante gli ultimi mesi quando le gambe e i piedi sono più affaticati.

Oggi parliamo del noto marchio di scarpe spagnolo El Naturalista e per farlo prendiamo in prestito i loro consigli per le donne in attesa:

1 - Indossare scarpe che offrano il massimo comfort, che siano comode per il piede. Il comfort è uno degli aspetti più importanti di questo brand e viene conseguito grazie alle caratteristiche tecniche delle sue scarpe.

2 - Evitare tacchi alti perchè favoriscono una postura sbagliata caricando la schiena. Ma se si desidera indossarli comunque, i tacchi non dovrebbero superare i 3 cm in modo che il corpo mantenga il giusto equilibrio.

3 - In generale è importante che le scarpe abbiano una buona suola non troppo sottile. Le suole di El Naturalista sono comode e resistenti, il loro design permette una migliore postura e un buon equilibrio.