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Amicizia e tribù

Si insegna o è un processo naturale? Basterà la magica frase dei bambini “facciamo amicizia” o servirà l'esempio? Qualche giorno fa osservavo mio figlio giocare con gli altri bimbi del borgo. Ha 15 mesi e cammina ancora con la manina per avere più sicurezza ma tra poco sarà indipendente: libero di scegliere dove andare e chi seguire. E’ un bimbo socievole e non credo avrà difficoltà a costruirsi la sua “tribù”. Perché … chi lo ha detto che la vera amicizia non esiste? Certo è merce rara, preziosa e per questo va custodita gelosamente.

 

Sorrido tutte le volte che rivedo  nel film “Amici miei” la memorabile "zingarata" degli schiaffi ai passeggeri sui treni in partenza. Ecco, i quattro inseparabili compagni d'infanzia fiorentini del film di Monicelli rappresentano per me l’emblema degli amici veri. Quelli che ti fanno sentire amato, protetto e parte di un gruppo. I classici compagni di merende che condividono partite di pallone, giochi in piscina e litigate furibonde che lasciano spazio a strette di mano e scuse. Rapporti indelebili che assieme a quelli familiari aiutano a scrivere il libro della vita.