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Bimbo malato? Occorre una dose di mamma!

Parliamo spesso di cure naturali e, devo dire, una delle caratteristiche dei "rimedi della nonna" è proprio quella di dedicarsi con pazienza e presenza alla persona malata, soprattutto se si tratta di un bambino. Il preparare una polentina di semi di lino, piuttosto che un impacco di argilla, non solo fa bene perché gli elementi della natura hanno svariate proprietà, ma anche perché trasmettiamo il nostro affetto al malato, occupiamo del tempo per dedicarci a lui. La presenza di una persona cara, che si prenda cura di noi, induce il corpo a produrre delle sostanze, le endorfine, che attenuano il dolore fisico e ci fanno stare meglio.

Lo prova anche uno studio condotto negli Stati Uniti, presso l'Università della California: sottoponendo dei volontari a uno stimolo doloroso si è valutata la differenza tra chi poteva stringere la mano del partner a chi era invece da solo. E' stato verificato che la presenza di una persona amata ha l'influenza maggiore sulla riduzione del dolore, arrivando in certi casi all'effetto ottenuto prendendo una pastiglia di antidolorifico. La presenza di una persona non conosciuta aiuta ma non significativamente come una persona cara.

Tra l'altro maggiore è la vicinanza della persona cara, maggiore è l'effetto: baci, carezze, abbracci, sono davvero efficaci per attenuare il dolore. I ricercatori assicurano dunque che, dopo un piccolo infortunio, offrire ai più piccoli un abbraccio e una coccola può essere un contributo fondamentale per lenire il dolore. Sembra quasi che l'amore possa sconfiggere il dolore, come se la natura ci avesse dotato di un sentimento davvero potente, che può realmente aiutarci a vivere meglio.

 

Tratto da: bimbonaturale.org