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Walt Disney e il femminicidio

Qualche mese fa abbiamo parlato delle favole Disney e  della loro  funzione ‘sociale’: quella di preparare i piccoli al mondo vero, reale. Per questo ritroviamo mamme (o figure femminili) amorevoli, madri severe e matrigne, bimbi orfani, abbandonati e adottati. Anche il femminicidio è un argomento che Walt ha affrontato. Dove? Nel Gobbo di Notre Dame. Ci avete mai fatto caso?

 

L’incontro con Esmeralda fa precipitare all’inferno lo spirito di Frollo, reso mentalmente instabile da una assurda vita di privazioni ed accecato dalla lussuria per la zingara. Non avevo mai prestato attenzione al testo delle canzoni del film Disney fino a ieri, quando mia cugina me lo ha fatto notare. Nella canzone “Fiamme dell’inferno” Frollo pronuncia queste parole: “La vedo, la sento, fra i suoi capelli il fuoco c'è e annienta ogni controllo che c'è in me. È il fuoco d’inferno che brucia dentro me, mi spinge al disastro e non so più che far” e ancora “Ma lei sarà mia o morirà”. Che Walt abbia voluto sottolineare anche l’esistenza di persone che “amano” troppo e male, di un “amore” malato? L’educazione e il rispetto  mettono radici nei primi anni di vita.

Per crescere un figlio maschio bisogna essere capaci, è difficile ed è un impegno nei confronti della società. Mi sono ripromessa di insegnare al mio piccolo (21 mesi) il rispetto, non il rispetto di genere ma in generale: un bimbo che sa rispettare se stesso, i genitori, gli amici e le amiche, la natura e gli animali sarà un uomo degno di stima. Gli insegnerò che la violenza fisica appartiene al genere animale, la legge del più forte. Gli insegnerò che il dialogo apre le porte di qualsiasi castello e che la lingua può essere più affilata di una qualsiasi spada. Gli farò capire che io per lui ci sarò sempre ma dovrà essere un uomo indipendente con la mente e con il corpo.