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Quanto costa il vostro bimbo? "Zero", parola di Giorgia Cozza

Care mamme e cari papà, vi siete mai chiesti quanto costa il vostro bimbo? Oggi parliamo di  un libro, una guida, una “boccata d’aria” per salvarsi dal caro figli: “Bebè a costo zero”.  L’autrice è la giornalista,  scrittrice e mamma di tre bimbi, Giorgia Cozza. Un libro che nasce dopo attente consulenze di pediatri, pedagogisti, ostetriche e psicologi oltre alle testimonianze di tante neo famiglie.

Qual è il meglio per un bebè e cosa serve al bimbo che sta per nascere. Secondo Federconsumatori si può arrivare a spendere fino a 13mila euro nel primo anno di vita. Possiamo tranquillizzare gli animi delle future mamme?

Possiamo sì, meno male. Per chi si sente smarrito di fronte a queste cifre c'è una buona notizia: i bambini a costo (pressochè) zero esistono e sono bambini molto felici e soddisfatti. D'altronde un neonato viene al mondo con pochi fondamentali bisogni e nella maggior parte dei casi, la risposta a questi bisogni non ha il cartellino del prezzo. Contatto, vicinanza, latte e amore... La natura non poteva non pensarci. Sono le madri non i prodotti speciali per l'infanzia che hanno garantito la sopravvivenza della specie umana nella storia. Ogni esigenza del bambino può essere soddisfatta investendo cifre impegnative, con una spesa moderata o, ancora, senza comprare nulla.

 

Il bebè può essere definito a costo zero… credo che il problema sia proprio la mamma (parlo per esperienza personale). Oltre ad essere bombardata da messaggi pubblicitari (a casa, in tv, via mail, per telefono) subisce il terrore psicologico di chi a gran voce afferma: “Deve avere tutto, il meglio”. Così per paura di sbagliare si acquista la classica “lista nascita” completa di tutto. Come sopravvivere evitando spese inutili?

Credo che tutti i futuri genitori siano mossi dal (sacrosanto) desiderio di assicurare tutto il necessario ai propri bambini. Perchè può esserci la crisi economica, possiamo trovarci anche in difficoltà, ma i sacrifici li faremo noi adulti, per i figli solo il meglio. E qui si arriva al punto. Cos'è il meglio per il bimbo che nascerà? Siamo sicuri che siano decine di accessori e gadget, costosi in termini economici, ma anche ambientali? Se ci fermiamo a riflettere e proviamo a rispondere a questa domanda partendo da quelli che sono i veri bisogni di un bebè, ecco che “sfoltiremo” molto la lista nascita...

In “Bebè a costo zero” ampio spazio è dedicato ai pannolini. Facendo un rapido bilancio il costo annuale può variare da 450 a 1000 euro in base alle scelte del genitore. Io dopo i primi due mesi di “devo prendere il meglio quindi il più costoso” ho ragionato ed ho optato per il miglior rapporto qualità prezzo (dimezzando il costo). Non ho avuto però il coraggio di buttarmi nel mondo “pannolini lavabili”. Cosa puoi dirci a riguardo, quanto si può risparmiare?

L'idea dei pannolini di stoffa può intimorire un po', ma molti genitori hanno scoperto che si tratta di una soluzione meno impegnativa di quanto si possa pensare. I lavabili di oggi sono l'equivalente di un usa e getta in quanto a comodità (li metti e li togli velocemente), e quando fai il bucato li butti in lavatrice. Per chi sceglie i lavabili il risparmio può superare i mille euro in due anni! Inoltre, usare i pannolini di stoffa non significa necessariamente eliminare del tutto gli usa e getta. Alcune famiglie si sono trovate molto bene utilizzando sempre e solo i lavabili, ma altre hanno sperimentato soluzioni intermedie, alternando i tipi di pannolini in diversi momenti della giornata, a secondo dell'organizzazione e delle esigenze famigliari. Per le tasche della famiglia c'è comunque un risparmio e il Pianeta... ringrazia. Vale la pena pensarci. Avendo chiaro che nessuna strada è a senso unico, provare si può anche solo per constatare che si tratta di una soluzione che non fa per noi. O magari sì, e allora è un bene averlo scoperto.

Nel 2013 come può orientarsi una futura e neo mamma. Il web è una buona fonte di ispirazione ma le “offerte dell’ultimo minuto” sono dietro l’angolo (virtuale).

Le offerte dell'ultimo minuto si sa, hanno un fascino particolare :)  Ricordiamo però che le spese che “fregano” di più, nel senso che poi si rivelano superflue, in genere sono proprio quelle fatte in gravidanza, quando ancora non abbiamo bene idea di cosa serve per un bebè. E allora... meglio non avere fretta, per fare acquisti c'è sempre tempo, forse conviene lasciare che il piccino nasca per capire di cosa ha bisogno (i bimbi sono tutti diversi, ecco perchè è impossibile fare elenchi generali validi per tutti) e, forse ancor di più, per capire che tipo di mamma saremo. Se poi capita di voler comprare un prodotto che forse non ci servirà ma ci ha particolarmente colpito, be'... perchè no, se ci rende felici, facciamoci un regalo. L'importante è avere chiaro che non esistono gadget “indispensabili” per accogliere il nostro piccino. (Unica eccezione il seggiolino auto per trasportarlo in sicurezza, ma il fatto che serva non significa che debba necessariamente essere nuovo, va bene anche quello del nipotino o il modello acquistato usato, purchè in buone condizioni).

Evitiamo gli sprechi e diamo un consiglio a parenti e amici: quali sono i regali veramente utili per mamma e bambino?

La risposta a questa domanda risulterà un po' impopolare... Nella nostra società comprare è ormai una sorta di imperativo, ma quando nasce un bimbo ci sono altri modi di manifestare la propria gioia e la propria vicinanza alla neofamiglia. Ad esempio, se si siamo in confidenza con la mamma potremo donarle un po' del nostro tempo, aiutandola con le faccende, portandole una teglia di lasagne o una porzione di minestrone, facendo la spesa per lei... Nel puerperio la stanchezza può essere davvero tanta e l'aiuto pratico di parenti e amici è sicuramente prezioso. Per chi vuole acquistare qualcosa, il suggerimento è di chiedere prima, le sorprese sono belle, ma il rischio di doppioni o oggetti inutili è alto. Meglio informarsi. Ad esempio, ci sono genitori che hanno scelto di provare i lavabili, per loro qualche pannolino di stoffa sarà un dono gradito. Per le mamme che sono interessate alla consuetudine di portare i bimbi, una fascia potrebbe essere il regalo giusto. E per lasciare un nostro ricordo al bambino che è nato? Anziché una tutina che “scappa” in pochi giorni o un gioco di plastica che finirà in una cesta colma di giocattoli (e rapidamente, ahimè, in una discarica), perchè non scegliere un bel libro, magari con un nostro augurio? Quando mamma e papà lo leggeranno con lui, gli avremo regalato anche un momento felice. Insomma anche qui potrebbe valere la “filosofia” di Bebè a costo zero: meno oggetti e più affetti?

 

Giorgia Cozza -  giornalista comasca collabora con varie riviste specializzate occupandosi di gravidanza, allattamento, psicologia, salute della mamma e del bambino. 
È autrice di vari testi dedicati ai genitori: E adesso… cresco, E adesso... regole (Sfera-RCS, 2007 e 2012), Bebè a costo zero (Il leone verde, 2008 e Mondadori 2012, in uscita in Spagna e in Polonia), Quando l'attesa si interrompe (Il leone verde, 2010, Baltos Lankos, 2012), Goccia di vita (Ave, 2010), Me lo leggi? (Il leone verde, 2012), Allattare e lavorare si può (Da mamma a mamma, 2012), Allattare è facile! e La pappa è facile! (Il leone verde, 2012), Benvenuto fratellino Benvenuta sorellina (Il leone verde, 2013).
È co-autrice di Allattamento al seno (De Agostini, 2011). 
Per i più piccoli ha scritto le Storie di Alice, collana per bimbi da 0 a 6 anni (Il leone verde) e La cuginetta che viene da lontano (Ave, 2012).