logotype
img1
img2
img3

Facebook


Home design ideas

Twitter

                  

Cerca

Mal di schiena in gravidanza e dopo il parto : un rimedio dall’ Osteopatia

Sempre più in aumento le neo mamme seguite dall’ Osteopata per curare il mal di schiena causato dalle fatiche della gravidanza e dallo sforzo del parto.

Recenti studi suggeriscono che il 50% delle donne durante la gravidanza soffre di lombalgia che può persistere o  in alcuni casi presentarsi per la prima volta dopo il parto (in questo caso senza aver dato sintomi durante la gestazione).

Il mal di schiena in gravidanza è un problema molto comune che colpisce più della metà delle donne nel corso dei nove mesi, soprattutto fra il 5° e il 7° mese di gestazione. Detto ciò, alcune donne accusano problematiche di mal di schiena anche all’inizio gravidanza, sin dai primi mesi del concepimento. Ciò avviene nella maggior parte dei casi in donne che già hanno condizioni e sintomi preesistenti (quindi fattori di rischio) che lo stato di gravidanza non fa che incrementare, come ad esempio precedenti episodi di lombalgia, artrite, traumi al bacino e all’osso sacro e condizioni di sovrappeso.  

 

La sintomatologia clinica del dolore è molto variabile: spesso si parla di dolori di intensità medio-alta che possono occasionalmente raggiungere picchi più acuti localizzati a livello lombo-sacrale e del bacino, talvolta con associata dolorabilità a livello degli arti inferiori (sciatalgia, cruralgia). In altri casi, il dolore è profondo e localizzato nella regione glutea e sacrale: la sua distribuzione non segue le regole di una vera e propria sciatalgia da compressione nervosa e viene descritto come un dolore lancinante vicino all’osso sacro, un dolore sordo nella regione lombare ed un dolore bruciante nella regione toracica bassa. Inoltre, i fastidi sono messi in relazione con attività specifiche, come la camminata o la flessione in avanti  del tronco poiché in tali movimenti diventano più acuti e invalidanti, ed inoltre aumentano quando si assumono posture statiche per un tempo prolungato (seduta o in piedi), oppure dopo l'esecuzione ripetitiva di determinati movimenti.

Va fatta una ulteriore precisazione,  durante la gravidanza e nel post partum possono presentarsi principalmente due tipi di mal di schiena:

  • Dolore lombare: si manifesta con un dolore situato in genere all'altezza delle vertebre lombari e nella parte medio-bassa della schiena. Questo tipo di dolore può diffondersi anche ai muscoli lungo la colonna vertebrale, alla gamba o al piede. Il dolore lombare tende ad aumentare quando si assumono posture statiche per un tempo prolungato (seduta o in piedi) o dopo l'esecuzione ripetitiva di determinati movimenti.
  • Dolore pelvico posteriore (o dolore alla cintura pelvica): è localizzato nella parte posteriore del bacino e può associarsi a dolore pubico. Il mal di schiena può verificarsi a livello di uno o entrambi i lati della pelvi, può estendersi verso il basso nel gluteo e alla porzione superiore delle cosce, ma di solito non si irradia sotto le ginocchia. Il dolore pelvico posteriore durante la gravidanza può essere causato o aggravato dalle seguenti attività: camminare, salire le scale, rigirarsi nel letto, alzarsi da una posizione seduta ecc. questo tipo di mal di schiena non si risolve rapidamente con il riposo e può associarsi anche a rigidità mattutina.

Il mal di schiena dopo la gravidanza non è raro che si sposti nella zona toracica alta,  in mezzo alle scapole, a causa dell’aumento di peso e volume del seno, delle posizioni errate assunte spesso durante l’allattamento e talvolta semplicemente dovuto al fatto di dover sempre prendere in braccio il nuovo nascituro.

Quali sono le CAUSE del mal di schiena in gravidanza e nel post partum?

Lo sforzo del travaglio affatica complessivamente tutti i muscoli del corpo, quindi per la neo mamma è normale sentirsi dopo il parto stanca e indolenzita. La zona che subisce l’impegno più intenso è la schiena, i cui gruppi muscolari  possono risultare doloranti anche dopo qualche giorno dal parto, spesso come conseguenza di un travaglio lungo e molto doloroso.

Facciamo per un attimo un passo indietro, a cosa è legata la comparsa del mal di schiena in gravidanza? E  cosa quindi può favorire il suo determinarsi dopo il parto?

L'insorgenza del disturbo è correlata ad una serie di fattori:

Incremento di ormoni : Durante la gravidanza, il corpo produce un ormone chiamato relaxina che permette ai muscoli e ai legamenti della zona pelvica e della sinfisi pubica di ridurre il loro grado di tensione, allo scopo di preparare l'organismo della donna ad ospitare il feto e ad affrontare il parto.  Inoltre, gli ormoni rilasciati durante la gravidanza (estrogeni e relaxina) consentono di “rilassare” i muscoli che sostengono la colonna vertebrale, per consentirle gli adattamenti posturali più idonei alla crescita del bambino: tale adattamento può influenzare il “supporto”  di cui la schiena usufruisce  normalmente, e mettere le strutture muscolo-legamentose lombo-sacrali in una situazione di stress dando luogo al DOLORE !!

Baricentro: nel corso della gravidanza la colonna vertebrale va incontro ad un naturale “sbilanciamento”, poiché la schiena è sottoposta ad un maggior carico di lavoro.  A partire dal 5° - 6°  mese, la futura mamma tende ad accentuare la naturale curvatura della zona lombare della schiena, per ridurre la tensione del pavimento pelvico su cui grava il peso del feto. La donna sposta gradualmente il proprio baricentro in avanti per poter mantenere l'equilibrio, quindi è portata ad assumere una postura diversa da quella fisiologica, con il bacino spinto in avanti ed il busto tirato indietro. Questo atteggiamento provoca la costante contrazione dei muscoli addominali e della schiena (mm paravertebrali, quadrato dei lombi, massa sacro-lombare), con  conseguente indolenzimento e dolore in corrispondenza di tale zona.       

      

Aumento di peso : La colonna vertebrale, con il suo complesso muscolare, legamentoso e scheletrico, deve sostenere la pressione verso il basso esercitata dalla progressiva espansione dell'utero (che ospita il feto), e mantenere meglio l'equilibrio spostando il baricentro in avanti : l'aumento di peso da parte della futura mamma favorisce la comparsa del mal di schiena (per questo dovrebbe essere controllato) ed inizia ad essere significativo dal quinto mese di attesa.

Postura scorretta - Alcuni comportamenti possono innescare o aumentare il dolore alla schiena (sia a carico della zona lombare, che a quella dorsale e cervicale, con dorsalgie e cervicalgie): ne sono un esempio mantenere una postura non corretta durante il cammino, stare per un tempo prolungato in piedi o sedute, eseguire movimenti in maniera sbagliata e ripetitiva mentre si compiono le banali attività di tutti i giorni.

Lo stress - Lo stress emotivo può causare tensione muscolare nella parte posteriore del corpo. Questa può essere avvertita come un dolore alla schiena e può presentarsi durante alcuni periodi particolarmente stressanti della gravidanza.

Dopo il travaglio e con la nascita del bambino, la neo mamma deve affrontare la convalescenza e la ripresa delle fisiologiche funzioni del suo organismo: è in questa fase che circa il 20-40 % delle donne lamenta mal di schiena, dolori a livello del perineo (pavimento pelvico), mal di testa e altri fastidi che fanno sentire la neo mamma in una condizione di malessere generale. Vediamo insieme quali sono i disturbi post parto più diffusi, oltre il mal di schiena di cui abbiamo parlato in precedenza:

DOLORE a livello del PERINEO : il tessuto connettivo e i diversi piani muscolari che si trovano disposti a livello del pavimento pelvico (tra pube e coccige) sono quelli che durante il parto subiscono la maggiore pressione e sollecitazione; in effetti spesso accade che il perineo si laceri spontaneamente o venga inciso per poter permettere una più rapida espulsione del bambino: ciò porterà nel post parto a dolori che sono del tutto fisiologici, e trattabili attraverso la manipolazione osteopatica unita ad esercizi di riabilitazione specifica del pavimento pelvico.

CEFALEA DA SFORZO : la cefalea da sforzo si manifesta spesso perché tutta la muscolatura del corpo, soprattutto quella direttamente connessa con la colonna vertebrale, durante il travaglio e il parto è sottoposta ad uno sforzo notevole: tale stato elevato di tensione muscolare può, in donne già predisposte da precedenti episodi di dolori muscolo-tensivi, dar luogo alla cefalea da sforzo.

L'Osteopatia è efficace

Il mal di schiena nelle donne dopo il parto diminuisce del 70 % grazie al trattamento manipolativo osteopatico : è quanto emerso da una ricerca pubblicata di recente sul prestigioso Journal of American Osteopathic Association, condotta da ricercatori del German College of Osteopathic Medicine su un campione di 80 neomamme di età compresa tra i 18 e i 42 anni. Da tale studio si è verificato come senza l’ausilio di nessun farmaco anti-infiammatorio (sconsigliato se si allatta il bambino/a al seno) in poche sedute osteopatiche è possibile ridurre in maniera significativa la percezione del dolore.  

L’intervento dell’osteopata è molto utile dopo la gravidanza e può variare a seconda del tipo di parto a cui ci si è sottoposte. Infatti dopo un parto naturale l’osteopata dovrà verificare la mobilità del sacro, delle ossa iliache e del pube; questo anche perché ci sono delle “depressioni post parto” dovute al non adattamento in una condizione fisiologica della posizione del sacro dopo il parto, con conseguenti associate sintomatologie a carico della colonna vertebrale e dell'osso sacro (dolori lombo-sacrali). Va valutata inoltre la mobilità della colonna vertebrale in toto con particolare attenzione alla mobilità costale (legata alla zona dorsale della colonna vertebrale) poiché  in caso di disfunzione la neo mamma potrà andare incontro a disturbi digestivi (nausea, digestione lenta, reflusso gastro-esofageo..) , disturbi respiratori (infezioni respiratorie frequenti) e difficoltà durante l’allattamento. L’osteopata riporrà inoltre particolare attenzione nel ricercare  e trattare alterazioni nella mobilità intestinale con l’intento di evitare l’insorgere di problematiche quali stipsi, dolori tipo colica; e nella mobilità renale e vescicale in modo da prevenire algie in sede renale così come infezioni urinarie ricorrenti.

Il trattamento osteopatico sarà rivolto inoltre ad osservare la mobilità e funzionalità del pavimento pelvico (perineo), sottoposto ad un lavoro importante già a partire dal 4°- 5° mese di gestazione e continuato nella sua massima espressione durante il travaglio e nel parto: se dopo il parto, il quadro osseo del bacino (osso sacro, ossa iliache e pube) e con esso i diversi fasci muscolari che insieme costituiscono il pavimento pelvico non ritornano nella loro posizione fisiologica recuperando così la loro naturale funzionalità , la neo mamma potrà andare incontro a dolori in sede lombo-sacrale (lombalgia), a livello del coccige (coccigodinia), disturbi nella funzionalità vescicale (incontinenza urinaria da sforzo), e talvolta dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia).

Nel caso di un parto cesareo, se non è programmato (cesareo d’urgenza che segue al travaglio) si possono presentare tutti i problemi appena illustrati relativi al parto naturale, poiché spesso il parto non viene portato a termine perché molto difficile in quel caso partorire nelle condizioni tipiche di un parto naturale; quindi ai problemi che seguono un parto “naturale”, si aggiungono quelli dovuti al cesareo.
Se il parto cesareo è programmato,e quindi molto probabilmente la mamma ha già subito in precedenza un altro parto chirurgico addominale, in questo caso si presenteranno 2 cicatrici che vanno trattate osteopaticamente subito dopo la cicatrizzazione definitiva, per impedire la formazione di aderenze tissutali che potrebbero dar luogo a disturbi funzionali e lombalgia. Il trattamento osteopatico dopo un parto cesareo è mirato a limitare l’insorgere ed liberare se sono presenti,  le aderenze che si sono costruite e migliorare la mobilità dell’utero e dell’intestino, l’uno in rapporto all’altro, prevenendo così disturbi quali stipsi, dolori addominali, e problematiche uro-ginecologiche.

Con  l’osteopatia il post-partum è più sereno!!!!

Il trattamento manuale aiuta notevolmente a recuperare gli scompensi strutturali e funzionali causati dalla gravidanza e dal parto favorendo l’allattamento, il recupero e il benessere di tutto l’organismo.

La gravidanza prima e il parto poi esercitano un forte stress sul corpo della donna, sia dal punto di vista biomeccanico che da quello ormonale. Durante la gestazione infatti il corpo si è dovuto adattare a un aumentato carico sulla colonna, a un mutamento del baricentro e a un allargamento delle ossa del bacino, causati dal peso della pancia e dalle dimensioni del bambino in continua crescita. Ciò può provocare forti tensioni muscolari a livello della colonna vertebrale e irritazione dei nervi da parte dei dischi intervertebrali con i disturbi che ne conseguono, principalmente  cervico-dorsalgie e lombalgie (con associate sciatalgie e cruralgie). Il partopoi induce un ulteriore “allargamento” delle ossa del bacino, che non sempre tornano nella sede naturale provocando anche forti dolori nei giorni successivi alla nascita. Il passaggio del bambino durante la fase espulsiva può causare traumi a livello osteoarticolare, oltre a uno stiramento dei legamenti e dei muscoli del pavimento pelvico. Anche la vescica ne può risultare danneggiata e indurre un'incontinenza temporanea che, se non curata, nel lungo termine può diventare permanente e portare a un prolasso (nei casi più gravi). Dopo il parto, il ritmo incalzante che la mamma deve affrontare tra poppate, pannolini e sonno interrotto può rendere in alcuni casi molto difficoltoso il recupero. Parallelamente, lo squilibrio ormonale causato dal brusco calo di estrogeni e progesterone porta a una fisiologica instabilità dell’umore, inducendo in alcune neo-mamme la cosiddetta depressione post-partum, che in chiave osteopaticaè legata ad una disfunzione di posizione dell’osso sacro , che fa fatica a tornare nella sua posizione fisiologica dopo il parto e può essere osteopaticamente trattata con notevole miglioramento dello stato della neo mamma.

Il trattamento osteopatico può rivelarsi decisivo per rimuovere le tensioni muscolo scheletriche che si sono create durante la gestazione e nel corso del parto, eliminando il dolore e favorendo la postura corretta durante l’allattamento. Il trattamento osteopatico aiuta poi a migliorare l'allattamento, agendo sul sistema neuroendocrino che a propria volta stimola la ghiandola mammaria. Può inoltre favorire il sonno e portare un grande beneficio nel ripristino del naturale ritmo sonno veglia, duramente provato durante l’allattamento.

Il miglioramento globale indotto dalla ripresa del sonno, dallo scioglimento delle tensioni muscolari e articolari e dal recupero dell’omeostasi generale dell’organismo offrono un aiuto molto efficace e naturale al ritorno allo stato di benessere psico-fisico della neo mamma.  

 

Dott.sa Margherita Marconi

  D.O. Osteopata m. R.O.I. 


Margherita Marconi nasce a Bari il 4 Luglio 1980. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti e lode accademica la laurea in Fisioterapia, decide di intraprendere il percorso di studi per conseguire il diploma in Osteopatia, raggiunto con successo alcuni anni fa. Nel corso degli anni di studio formativi, parallelamente alla costante attività lavorativa, ha partecipato a numerosi corsi di formazione abilitanti in ambito osteopatico e fisioterapico al fine di incrementare e perfezionare le sue abilità teorico-pratiche. La passione per l’ambito osteopatico la porta ad oggi ad esercitare la professione di Osteopata da libero professionista presso lo Studio NOA. Dal 2012 ad oggi collabora in qualità di assistente alla formazione degli studenti iscritti alla Scuola di Osteopatia A.T.Still Academy Italia.  La dott.sa Marconi riceve su appuntamento concordato al numero 348/1016772 presso lo Studio NOA - Via Casamassima n°94 , Capurso (Bari).