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Salute: bollini rosa a 230 ospedali italiani 'a misura di donna'

(AGI) - Roma, 3 dic. - Appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e presenza di specialita' medico-cliniche dedicate alle specifiche esigenze delle donne: sono i principali criteri di valutazione che hanno consentito a 230 ospedali italiani di ricevere, quest'anno, i bollini rosa che, dal 2007, vengono assegnati dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da). Dalla prima edizione ad oggi, le strutture ospedaliere partecipanti e premiate hanno continuato ad aumentare, cosi' come la lista dei criteri di valutazione si e' allungata, come ha spiegato Walter Ricciardi, membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio, nel corso della presentazione dei risultati dell'edizione per il biennio 2014-2015. Tra i molti servizi valutati, quest'anno sono stati presi in considerazione anche i servizi che cambiano l'approccio con l'ospedale, la presenza di documentazione informativa multilingue, i servizi di mediazione culturale, la possibilita' di avere una dieta personalizzata per specifiche esigenze di salute o culturali, i servizi di assistenza sociale e alberghieri personalizzati. Tutti criteri che si aggiungono a quelli "classici" riferiti alle specialita' sanitarie dedicate: ginecologia, ostetricia, endocrinologia.

Tra i 230 ospedali che hanno ricevuto i bollini rosa, 12 hanno avuto anche una menzione speciale per aver ottenuto e mantenuto, dal 2007 a oggi, tre bollini: queste strutture sono distribuite in sole quattro regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Trentino Alto Adige). Due i focus specifici inseriti quest'anno: uno sulla neonatologia e la nascita prematura e uno sulla sclerosi multipla, quest'ultima scelta in quanto patologia che colpisce particolarmente le donne (il rapporto e' di due a uno rispetto alla popolazione maschile) e che ha un elevato impatto invalidante. Ricciardi ha tenuto a sottolineare come, nonostante si evidenzi ancora una volta una prevalenza delle regioni del Nord e del Centro, dall'elenco dei 230 ospedali emerga una presenza importante di strutture di eccellenza del Sud, ad esempio della Basilicata. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sabrina De Camillis ha evidenziato l'importanza "dell'approfondimento riservato alla sclerosi multipla, patologia a prevalenza femminile e ad alto impatto sociale, che deve impegnarci maggiormente nella riflessione e nella ricerca di soluzioni reali per curare questa malattia: bisogna lavorare per comprenderne a fondo le tante dinamiche sociali, al fine di identificare le criticita' per la collettivita'". "Con 230 ospedali premiati, di cui 65 con il massimo punteggio - ha osservato la presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora - possiamo dire di aver raggiunto qualche risultato interessante: da un lato aver creato un oggettivo e utile strumento di valutazione di strutture ospedaliere con reparti e servizi a 'misura di donna', dall'altro aver avviato e perseguito negli anni un costante processo di sensibilizzazione della sanita' italiana al genere femminile e nel suo complesso: servizi, attenzioni, cure, aiuto, rispetto". La presidente della commissione Igiene e sanita' del Senato, Emilia De Biasi, ha posto poi in evidenza l'impegno della commissione da lei presieduta nella discussione sulla sanita' dal punto di vista economico, discussione dalla quale e' emersa la necessita' di "riconvertire qualitativamente la spesa sanitaria" anche nell'ottica della medicina di genere, "agendo su prevenzione, ricerca, rapporto ospedale-territorio. Mi auguro - ha concluso - che nella seconda fase di discussione della legge di stabilita' troveranno spazio e realizzazione temi legati alla medicina di genere come la salute mentale e le tematiche post partum". (AGI) .